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domenica 14 dicembre 2008

Pequeña bahìa




Questa è la storia di una piccola barca che presto inizio a solcare i corsi d’acqua…

Corsi d’acqua che sempre non sono stati limpidi…ma la limpieza, a volte, non è quello che si fa o si raggiunge…la limpieza a volte è semplicemente quella che si ha dentro.

La piccola barca inizio a navigare in tenera età ed al suo timone si avvicendavano diversi comandanti; cubani, europei, nortamericani e asiatici.

Tutti avevano una unica rotta…quella commerciale…

Quella del sesso.

Ma la barca non faceva ne sconti ne differenza sulla diversità dei suoi comandanti…la vita, se pur di giovane età, gli aveva insegnato a mordere gli attimi ed impartito molte lezioni…una increspatura può generare un’onda e un’onda può trasportarti a riva o a largo e farti perdere l‘orientamento…dipende dalle tue necessità, dalle tue esigenze.

Navigando per mari, a volte, l’onda era supportata dalla poesia e quindi risultava più amabile, più leggera, più romantica.

Altre volte l’onda era supportata dall’alcol delle troppe birre bevute…rilasciando quel retrogusto amaro che nella vita ti da l’impressione di essere in balia di eventi a te sconosciuti…ti sembra che non ce la puoi fare…di essere “la vita del tuo fallimento” e non il fallimento della vita.

Ma il tutto era relativo…superabile e superato; il fine prima di tutto…guadagnare la riva.

A volte la riva mutava in un vestito nuovo, un profumo Francese…la comida per se e per la sua famiglia.

La piccola barca tentò la grande traversata oceanica…senza successo, o forse non era il suo momento…o forse il suo momento non era in quei freddi e lontani mari…la solitudine e già di per se fredda ed oscura, ma passarla in mari sconosciuti è uno tormento sia per la vita e sia per la mente.

La piccola barca ritorno “en la suya pequeña bahìa”, nelle sue calde ed accoglienti acque.
A volte la notte era rischiarata da una luna bianca che risplendeva alta nel cielo…a volte la notte era oscura e le fronde degli alberi circostanti cantavano note simili ad ululati di lupi in terre insidiose.

Ma la riva quasi sempre veniva guadagnata.

Poi un giorno giunse un nuovo capitano, un capitano senza arte ne parte e provarono a viaggiare qualche volta insieme.

Pochi momenti….intimi momenti.

La piccola barca si accorse che questo nuovo marinaio navigava per il semplice piacere di navigare e non per colmare distanze o per raggiungere e numerare i porti da lui toccati.
Esso navigava senza una meta e la meta navigava in lui.

Lei dal canto suo attenuò le sue virate…molti capitani che la guidarono in passato, si scoprirono inconsapevolmente ad essere guidati da lei e seguire rotte da lei indicate.

…a volte l’onda ti porta a riva o al largo facendoti perdere l‘orizonte….

La barca si addolcì e fece emergere quanto bello aveva in lei che forse mai era stato raggiunto o stimolato.
Poi un giorno arrivo anche per lei la sua onda perfetta…ma non era il capitano.

Era un’onda dolce ed aveva il senso di una vita, gli nacque dentro ed in lei cresceva dando un rinnovato spirito a quella piccola barca sperduta.

Quell’onda ora è in quella piccola insenatura dove la piccola barca sta di guardia come un vecchio pirata sulla sua isola…sul suo bastione; nessuno gli tocchi il suo tesoro.

La notte, quando una coperta di stelle avvolge la piccola e solitaria baia, la barca volgerà il suo sguardo al cielo e sognerà che quella piccola onda sviluppatasi nella sua baia, pian piano cresca ed acquisti la forza per guadagnare il largo ed immergersi nel mare della vita.

Isola di Cuba 08/08/2008

Para un libre desarollo del los queridos Pedro y Raoul

4 commenti:

Elio ha detto...

E voi capitani,avete trovato la vostra barchetta nel mar dei Caraibi?

maverick.41 ha detto...

Bravo elio...che tipo di capitano sei?

Elio ha detto...

Io,purtroppo,trovai solo una scialuppa,prima del naufragio.

Elio ha detto...

Dimenticavo : non sono capitano,ma un umile mozzo.