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mercoledì 24 febbraio 2016

Compagnie aeree: QUANTO GUADAGNANO SUI NOSTRI BAGAGLI?



Per le COMPAGNIE AEREE i nostri BAGAGLI rappresentano un vero e proprio INTROITO. Solo nel 2015 le compagnie americane hanno registrato un utile di 3.5 MILIARDI DI DOLLARI derivanti dalle sovrattasse applicate sui bagagli da imbarcare. Sarà capitato a tutti di trovarsi al check in e di scoprire di dover pagare un sovrapprezzo per l’imbarco delle valigie, non calcolato al momento dell’acquisto del biglietto e propinato con trucchetti o motivazioni oscure. Succede di continuo; ultimo, eclatante, è il caso di una coppia di viaggiatori che al check in di un aeroporto hanno dovuto sborsare a sorpresa 400 dollari alla British Airways per poter imbarcare i propri bagagli (tratta Londra-New York). La coppia ha poi chiesto e ottenuto un rimborso insieme alle scuse della compagnia aerea, ma questo non sempre avviene oppure, INCREDIBILMENTE, non sempre i passeggeri sono disposti a intraprendere l’iter di richiesta rimborso. Le modalità delle Compagnie Aeree di LUCRARE sui nostri bagagli si basano su vere e proprie STRATEGIE, talvolta banali: dall’aumento delle tariffe per portare il bagaglio a mano in stiva a listini sempre più complessi da decifrare che creano solo confusione, per passare alle regole restrittive di ammissione del bagaglio in stiva fino ai “vantaggiosi” programmi fedeltà dove, in cambio di un bagaglio gratis, viene chiesta la sottoscrizione alla carta di credito della compagnia. Le IMPOSIZIONI sul bagaglio a mano da parte delle compagnie aeree sono un EVIDENTE INCENTIVO a spostare il bagaglio dalla cabina alla stiva, pagando ovviamente un sovrapprezzo. Un esempio? Wow Airlines, compagnia low cost islandese, concede di portare con sé un bagaglio sotto ai 5 kg di peso, con 38 dollari aggiuntivi i kg possono essere fino a 12 ma con 48 dollari il bagaglio lo imbarcano “comodamente”. Quante volte vi siete sentiti dire che lo spazio nelle cappelliere è esaurito? In genere questa notizia viene comunicata all’imbarco, dove il costo per alloggiare il bagaglio in stiva è di circa 50 euro, e non al momento del check in, dove avreste potuto pagare “solo” 30 euro. Non accettate? Allora preparatevi a stare a terra. Da luglio 2014 Easy Jet ha ridotto di UN TERZO le dimensioni del bagaglio a mano, portandolo a poco più di un lap top. E quello che non ci sta? In stiva, con simpatico EXTRA che il più delle volte supera il costo del biglietto. Riguardo ai programmi fedeltà che vi offrono un bagaglio gratis in cambio della carta di credito della compagnia, siamo di fronte a una FALSA CONVENIENZA. Anche se siete frequent flyers e quindi non viaggiatori occasionali, finirete per accumulare miglia da utilizzarsi su biglietti molto più cari rispetto alla concorrenza: insomma, il gioco non vale la candela in termini di risparmio. La CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA ha dichiarato ILLEGITTIMO il supplemento al bagaglio se il consumatore non è stato prima avvertito. Bene, direte voi. Benino, diciamo noi. Questo comporta che le Compagnie Aeree sono LIBERE di attuare prezzi con maggiorazioni esagerate per le valigie fuori dagli standard (strettissimi) imposti, basta che venga comunicato. Ma, se non è scritto esplicitamente e vi chiedono un surplus, POTETE OTTENERE RIMBORSO. E qui scatta un meccanismo bizzarro: sono pochi, rispetto a quelli che potrebbero farlo, coloro che si avventurano per la lunga e tortuosa (ma vincente) strada della richiesta rimborsi. Il più delle volte pare che il viaggiatore, scoraggiato, ceda e così il cassetto delle Compagnie Aeree si rimpingua senza troppo sforzo.

mercoledì 17 febbraio 2016

|A comer en Caballo, Playas del este Guanabo| Cubanitamake...

lunedì 15 febbraio 2016

Ok Obama a prima fabbrica Usa a Cuba A due ex ingegneri software, per costruire trattori

(ANSA) - NEW YORK, 15 FEB - L'amministrazione del presidente Usa Barack Obama approva, per la prima volta in 50 anni, la costruzione della prima fabbrica americana a Cuba. Il via libera è stato concesso a due ex ingegneri software per realizzare un impianto per la costruzione di fino a 1.000 piccoli trattori l'anno. L'annuncio precede la firma dell'accordo fra i due paesi per consentire voli commerciali, attesa per martedì.