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sabato 17 gennaio 2009

San Miguel del Padron











Una sera, io ed un mio amico, fummo invitati ad una festa di compleanno a San Miguel del Padron.
Prendemmo due enormi torte alla dulceria di Guanabo, un po’ di bottiglie di tucola ed una buona scorta di ron per noi.
Il festeggiato compiva 17 anni, era il fratello della novia del mio amico.
Quindi partimmo alle 8 di sera per raggiungere la famigliola che sapevamo composta da: Nonna, Padrazzo, due sorelle, il festeggiato e vari niños.
Giunti sul posto trovammo una bolgia di gente da far invidia alla festa dell‘Unita di Gatteo a Mare…una marea di gioventù nel più assoluto asseto da divertimento.
Guardo il mio amico che nel mentre aveva alzato gli occhi al cielo ed osservava il cubico edificio, in particolare la sua rampa di scale…era una scala viva, in movimento…da essa ed in essa uscivano e salivano decine di giovani. La scena mi sembrava molto vicina al certosino lavoro dei formicai…la catena umana si spezzava e si ricomponeva con altrettanta celerità tipica dei giovani.
Guardai Antonio e gli dissi: Mi potevi dire che invece del compleanno si festeggiava il santo Patrono! E dove cavolo ci presentiamo con queste due torte?
Salimmo al piano e quei giovani che formavano quella coda indisciplinata si spostarono con delicatezza e con inusuale rispetto….mi sentii come una donna incinta all‘atto di prendere il tram…la gentilezza nel farci passare fu quasi commovente. Noi eravamo gli ospiti della famigliola e loro cercavano solo la musica.
Fu una splendida serata di compagnia e di cose semplici fatte da solido ed insostituibile calore umano. Ancora oggi serbo piacevolmente il suo ricordo.

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